Fast Retailing acquisirà una parte di Theory oltre a Link International, suo licenziatario per il Giappone. Assieme, Link e Fast Retailing acquisiranno una quota di maggioranza di Theory, una catena di negozi di abbigliamento per ‘donne che lavorano’ lanciata nel 1997 da Andrew Rosen e Elie Talari, che riscuote successo sia fra le donne giapponesi che statunitensi. Lo scorso anno la società ha realizzato un fatturato vicino a 80 milioni di dollari sia sul mercato statunitense che con la sua licenziataria Link in Giappone. Fast Retailing e Link acquisiranno ciascuna una quota del 44,5% di Theory, ma anche Fast Retailing acquisirà il 47,1% di Link International prima di vendere a Link la quota che detiene in Theory. Di conseguenza, Link deterrà l’89% di Theory, mentre le quote restanti saranno detenute da Rosen. Fast Retailing ha vari piani in cantiere per questo marchio.
Anzitutto, con l’acquisizione ottiene una solida base USA da cui espandersi sia con Theory che, potenzialmente, con la sua catena Uniqlo. In secondo luogo, in Giappone Fast Retailing potrà utilizzare Theory per affermarsi sul mercato dell’abbigliamento per donne che lavorano, un settore in cui Uniqlo non è ancora entrato. In terzo luogo, Tadashi Yanai, Presidente di Fast Retailing, ha indicato che in futuro emergerà un marchio sviluppato congiuntamente da Theory e Uniqlo, il quale genererà ulteriori flussi di reddito. Infine, se Fast Retailing è in grado di dimostrare di avere la capacità di acquisire attività al dettaglio promettenti e di svilupparle, dovrebbe potere aumentare il prezzo delle proprie azioni in misura sufficiente da potere finanziare ulteriori acquisizioni e trasformarsi in un conglomerato del dettaglio, superando in tal modo la dipendenza dal proprio marchio principale.
Nonostante il calo delle vendite nei mesi recenti, la società resta redditizia e presenta uno dei bilanci più sani fra i dettaglianti giapponesi. Forse un target di fatturato di 1.000 miliardi di yen entro il 2010, rispetto ai circa 300 miliardi di oggi, non è un progetto così irrealizzabile. Per il momento almeno, Yanai prevede un fatturato consolidato di 450 miliardi di yen per l’esercizio finanziario 2005.
A cura di Pambianconews