L'Asia, ma soprattutto la Cina, rappresenta ''una enorme opportunità per le aziende italiane che devono muoversi subito attraverso la creazione di joint venture'': per questo ''il governo italiano deve lavorare anche a garantire regole chiare per chi investe in quel Paese''. A dirlo, ieri alla presentazione del calendario di Pitti, è stato il presidente di Pitti Immagine, Gaetano Marzotto.
Secondo Marzotto, bisogna ''approfittare della forza comunicativa della moda e della F1 e organizzare, a settembre, un grande evento italiano in Cina''. ''Occorre, aggiunge Marzotto, fare squadra, fare sistema: i cinesi apprezzano lo stile italiano, capiscono benissimo la cultura moderna e amano la bellezza espressa dall' Italia. In Cina ci sono 180 milioni di persone che hanno il telefonino: in larga parte possono essere già clienti non tanto o non solo dei prodotti del lusso, quanto del medio prodotto di moda italiano, soprattutto se abbiamo la possibilità di produrlo in Cina''.
Nei confronti della Cina e degli altri Paesi ''non vanno alzate, dice Marzotto, barriere protezionistiche, innanzitutto perchè è interesse dei consumatori avere prodotti di qualità a prezzi contenuti. Ma anche noi dobbiamo potere entrare in quei mercati senza barriere tariffarie e di altro tipo: attualmente c'è troppa sperequazione, le loro protezioni pesano il doppio e anche il triplo''. Nello stesso tempo, però ''bisogna essere rigorosissimi nel far rispettare le regole, nel controllo anche fisico di container provenienti dai Paesi asiatici, nella lotta alla contraffazione in tutti i suoi aspetti e al dumping sociale''.
A cura di Pambianconews