Antonio Favrin amministratore delegato di Marzotto, non ha confermato, ma non ha neanche voluto smentire nonostante la richiesta precisa: ci sono trattative per l'arrivo di Domenico De Sole e Tom Ford nel gruppo di Valdagno? Né si, né no. Solo risposte sfuggenti. Di quel genere quasi goliardico che è nel carattere dell'amministratore delegato di Marzotto, manager di lungo corso e per nulla ingenuo: «A me piace il sole, è molto meglio che non la pioggia», ha detto al Corriere della Sera, svicolando più volte su una risposta diretta. Diretti ed espliciti sono stati, invece, gli elogi ai due manager che hanno fatto il successo di Gucci e che la scorsa settimana hanno annunciato il non prolungamento del contratto che li lega al gruppo di proprietà del francese Francois Pinault: «Non solo due grandi manager, ma due grandi imprenditori. Perché questo sono De Sole e Tom Ford, due imprenditori». Parole che hanno contribuito ad alimentare le ipotesi, peraltro già molto ricche.
In Borsa il titolo Marzotto è in continua salita: dall'inizio dell'anno ha avuto un aumento di oltre il 50%, ma il rialzo supera il 70% se si parte dal prezzo minimo di 4,794 euro che era stato toccato in febbraio. L'azione del gruppo ha iniziato il suo vero cammino in estate, con uno scatto (anche nelle quantità scambiate) nell'ultimo mese. Per chi osserva le cose di casa Marzotto un andamento di questo genere non può essere spiegato con i risultati della società, quanto piuttosto con possibili novità in corso o sul fronte dell'azionariato o su nuovi scenari per il gruppo. Favrin ha parlato di «imprenditori».
E, d'altra parte, nessuno può immaginare che una persona come De Sole possa accontentarsi di fare l'amministratore delegato di Valentino o che Tom Ford possa convivere tranquillamente con Valentino Garavani. Non solo: chi conosce la storia della Marzotto sa che che manager forti che amano l'autonomia fanno fatica a integrarsi nel gruppo. Solo la controllata tedesca Hugo Boss ha goduto di libertà d'azione (su questo tema, però, ci sono spesso state scintille) ma non avrebbe potuto essere diversamente essendo, appunto, tedesca. E, allora? A Valdagno si racconta che un piano che riguarda De Sole e Tom Ford sia stato presentato alla famiglia da Goldman Sachs. Di certo, questa #'idea'' non è passata al vaglio del consiglio di amministrazione il quale, peraltro, si riunisce oggi ma su altri argomenti come la trimestrale.
Estratto da CorrierEconomia del 10/11/03 a cura di Pambianconews