«Non abbiamo uno stilista di grido, ma un team di ricercatori ed esperti di costume che vanno in giro per il mondo a catturare stili di vita». A parlare è Claudio Grotto che, fondatore nel 1986 del marchio di moda giovane Gas, è un veneto diretto ed istintivo, definito dai colleghi «un gran lavoratore molto sanguigno e sensibile».
Oltre alle nuove aperture internazionali, alla futura licenza per una linea bambino e a quella appena siglata con Guaber per una linea di cosmesi e profumi, quali sono i prossimi progetti? «Innanzitutto consolidarci all'interno. Da buoni imprenditori veneti crediamo molto nell'organizzazione manageriale e stiamo strutturando i quadri dell'azienda in modo da renderla sempre più solida». Nella società di Chiuppano (Vicenza) che negli ultimi sei anni ha più che raddoppiato il fatturato arrivando a 121,5 milioni di euro nel 2002 con una previsione di 125 milioni per quest'anno, lavorano tre dei cinque fratelli di Grotto, e da poco è in forza la seconda generazione.
Con ventinove negozi monomarca di proprietà e sessantacinque in franchising, Gas ha in programma prossime aperture a Londra, Parigi, Tokio, Abu Dabi e Manila. «Teniamo molto ai paesi dell'Est, spiega l'amministratore delegato Alessandro Pasin, in Ungheria abbiamo quindici negozi e in Romania e Tunisia fabbriche di proprietà. Ci stiamo espandendo nel polo produttivo cinese attraverso la filiale di Hong Kong. Negli Stati Uniti stiamo entrando attraverso il Canada».
Per quanto riguarda le licenze il gruppo, Cartorama produce attualmente la linea Gas per la scuola. «Stiamo valutando proposte e mercati, spiega Pasin, con le licenze andiamo cauti…». L'azienda ha 300 dipendenti e produce circa 6000 capi l'anno che vengono distribuiti oltre che nei monomarca, in 3500 punti vendita sparsi in 35 paesi. L'Europa, presidiata da cinque filiali in Germania, Francia, Spagna, Inghilterra ed Ungheria raccoglie più della metà dell'export.
Estratto da Affari & Finanza del 3/11/03 a cura di Pambianconews