L'importante era non urtare sensibilità e palati fini, che mal tolleravano di vedere l'Italia rappresentata da modelle sgambettanti dopo il sublime concerto di Riccardo Muti. Così Stefano Dominella, il presidente di Alta Roma (l'ente impegnato nel rilancio dell'alta moda italiana) e Marina Ottaviani, uno dei consiglieri, hanno preparato una pièce che riunisce moda, arte e sfilate, ispirandosi alla Venere del Tiziano. Un progetto ambizioso, che prevede gli esercizi letterari di Anna Marchesini, variazioni musicali, balletto e tre atti di moda. Prima i giovani, definiti new generation: sei talenti in cerca di successo. Poi i sette couturier affermati, da Lorenzo Riva a Marella Ferrera, e gran finale, Valentino. Approvata e sostenuta dall'Ice, dalla Regione Lazio e dalla Camera di commercio di Roma, lo spettacolo va in scena questa sera a Bruxelles, al Palais des Beaux Artes, ed è l'unico evento/moda previsto dal calendario ufficiale nel semestre di presidenza italiana della Ue. Naturalmente, proseguendo nella politica di sostegno dell'alta moda romana, gli invitati non affrontano spese di alcun genere. Nemmeno per la performance.
Intanto la Camera nazionale della moda, che raccoglie a Milano i principali nomi del prèt-à-porter, ha portato a Varsavia e a San Pietroburgo sei associati (Alessandro De Benedetti, Iceberg, La Perla, Missoni, Roccobarocco, Versace Classic) per una sfilata collettiva. «Vogliamo articolare meglio le strategie del made in Italy, spiega il presidente Mario Boselli. Per questo abbiamo deciso di uscire dal solito giro Stati Uniti, Giappone e vecchia Europa, i Paesi in cui siamo già forti. Per andare dove emergono nuove aree di ricchezza: Cina, Russia e i Paesi europei dell'area Est, il cui pii supera il 3%». II costo del viaggio, per ogni partecipante è di 15 mila euro, più le spese di sfilata.
Dei giovani e degli aspiranti stilisti milanesi si occupa un nuovo evento, Milano studia la moda, organizzato dal Comune. «Abbiamo avviato questi tre giorni di lavoro, dal 6 all'8 novembre, con la collaborazione delle 12 scuole e università cittadine che si occupano di moda, dice l'assessore Giovanni Bozzetti. Sfilate, convegni, mostre, feste, premiazioni renderanno unica questa occasione di incontro tra aziende, operatori del settore, stampa e i ragazzi. I veri protagonisti di questo evento, che potranno farsi conoscere e avvicinare dal mondo del lavoro. Perché bisogna credere in loro per continuare a essere il punto di riferimento mondiale del fashion system».
Estratto da CorrierEconomia del 3/11/03 a cura di Pambianconews