«Non chiamatelo polo del lusso. Caso mai è il polo del bello». Con questa frase Franco Moschini, presidente di Poltrona Frau, sintetizza la filosofia di quarant'anni trascorsi alla guida di una delle più qualificate aziende del design e del made in Italy e contestualizza le strategie d'ingresso del nuovo partner: il fondo #'imprenditoriale'' Charme che fa riferimento alla famiglia di Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari e da ieri vicepresidente di Poltrona Frau. L'annuncio che Charme ha rilevato il 30% di Poltrona Frau (il valore dell'operazione non è stato reso noto) è stato dato ieri a Milano.
E con il nuovo socio la storica azienda torinese (fondata nel 1912 da Renzo Frau), ma dal 1963 con il cuore e la mente pesante a Tolentino, nelle Marche, guarda al futuro con due progetti. Il primo: consolidare l'integrazione con l'azienda austriaca Gebruder Thonet Vienna, altro marchio famoso nell'arredamento di pregio, e farne una #'divisione'' proiettata al mercato per i giovani. La seconda: diventare il primo tassello di un polo del bello cui presto potrebbero partecipare altre aziende italiane «con precise caratteristiche, spiega Montezemolo, quali l'internazionalità e la cultura del cliente finale come punti di riferimento». Nomi di futuri ingressi? Presto per dirlo, anche se nel settore dell'arredamento si sottolinea che potrebbe essere strategico un marchio di prestigio dell'illuminazione.
«In quattro anni, ribadisce l'amministratore delegato Giuliano Mosconi, il fatturato di Poltrona Frau è cresciuto di oltre il 50% arrivando a 84 milioni di euro nel 2002, con un margine operativo lordo di circa l'11%. Molte delle nostre risorse sono state indirizzate al potenziamento dei punti di vendita monomarca (sono attualmente 60 in tutto il mondo), che comunicano lo stile Frau, e all'acquisizione di Thonet Vienna dalla quale, tra pochi giorni, arriveranno i nuovi prodotti per il mercato. Per questo il bilancio consolidato registra una leggera perdita. Va anche sottolineato che in questo periodo il mercato dell'arredo è estremamente fermo. Ma c'è anche, da parte del consumatore, la richiesta di qualche cosa di diverso. Per questo Poltrona Frau deve cambiare strategia e collegare il valore dell'impresa a degli obiettivi, a nuovi traguardi».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 16/06/03 a cura di Pambianconews