Continua la corsa alle aperture di Tod's. Il gruppo marchigiano ieri ha inaugurato a Parigi quello che è il novantesimo negozio di proprietà (che si aggiunge ai 31 punti vendita in franchising). E a breve seguiranno due opening a Londra e Singapore. Non si arresta, quindi, lo sforzo finanziario sulla rete distributiva (oltre 10 milioni nei primi sei mesi) della società di pelletteria di lusso di Diego della Valle, a suo tempo uno dei più espliciti detrattori della strategia dell'«apertura a ogni costo» che ha caratterizzato il settore nel 1999-2000.
Le ragioni del cambio di direzione le ha spiegate lo steso imprenditore marchigiano presente all'inaugurazione del negozio in Faubourg Saint Honoré: «Proprio nei mesi più difficili per il settore della moda, ha detto, abbiamo aperto nuovi negozi riuscendo a trovare spazi a prezzi più accessibili in tutto il mondo per le prossime inaugurazioni». Il contraccolpo dei costi dei nuovi spazi è emerso nei conti semestrali presentati qualche settimana fa, in cui Tod's ha registrato un ebitda in calo dell'11,2% a quota 33,6 milioni e un utile netto diminuito da 12,7% a 10,8 milioni. Un risultato ben al di sotto delle previsioni degli analisti, che ha penalizzato il titolo, passato dai 36,8 euro di inizio settembre, a un valore odierno che si aggira attorno a 33 euro.
Della Valle, che si è detto cauto sull'andamento del settore del lusso («un'idea precisa, ha detto, l'avremo solo a Natale»), non sembra intenzionato a rallentare la crescita della propria rete distributiva: l'obiettivo è allargarsi nel Far East, dove il gruppo marchigiano è ancora relativamente poco esposto. In particolare, Della Valle ha sollecitato il governo alla realizzazione di «un grande Expo in Cina» per la promozione complessiva del sistema Italia, sulla scia di quanto già sta facendo la Francia.
Estratto da Finanza&Mercati del 10/09/03 a cura di Pambianconews