«Molti titoli ai correnti prezzi hanno una giusta valutazione, per questo il nostro giudizio sul settore è in line». Lo ha affermato ieri Claire Kent, analista del lusso di Morgan Stanley, che ha illustrato le prospettive in borsa del lusso e della moda a livello europeo. L'esperta della banca d'affari ha detto che «in questo momento non comprerebbe nel lusso», considerando anche che gli strategist di Morgan Stanley «ritengono altri comparti ciclici, come per esempio l'energia, più a sconto». «La debole ripresa estiva nel settore non è rallentata a settembre, ha detto Kent. Ci attendiamo una crescita del 6-7% delle vendite dei marchi più importanti nel 2004, senza considerare l'effetto dei cambi (euro forte) e l'incremento dei negozi».
Sul fronte dei consumi sarà difficile «ritornare ai livelli di spesa della fine degli Anni Novanta, tuttavia c'è spazio per un miglioramento dei margini». Per la banca d'affari i gruppi multi brand concentreranno la loro attenzione sul loro marchio di riferimento incrementando la gamma di prodotti soprattutto con gioielli e orologi. Tenderanno inoltre a produrre beni su misura e su ordinazione. Crescerà il numero di negozi e le società tenderanno ad incrementare le loro capacità produttive o a rendere più efficiente la loro produzione.Tra i vari titoli, la banca d'affari preferisce Richemont, Burberry e Gucci.
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Estratto da Il Sole 24 Ore del 2/10/03 a cura di Pambianconews