Fuori Ungaro, dentro Miss Sixty. L'ondata casual che sta travolgendo le grandi griffes del Quadrilatero della moda milanese non si arresta. L'ultima apertura risale ad una decina di giorni fa in Via Montenapoleone, tempio sacro delle alte firme, più frequentata dai ricchissimi turisti in cerca di shopping che dagli stessi milanesi. Miss Sixty, griffe del gruppo Sixty che tra i tanti progetti non esclude la possibilità di quotarsi in borsa, ha preso il posto della maison francese Ungaro. «Abbiamo aspettato parecchio prima di trovare questo spazio, dichiara Renato Rossi, uno dei fondatori della società, nonché amministratore delegato, Via Montenapoleone ci sembrava il posto ideale, meno commerciale di Corso Vittorio Emanuele che ultimamente sta perdendo punti» .
Tra i prossimi obiettivi della società di Chieti, oltre ad un programma d'aperture di punti vendita monomarca in tutto il mondo, c'è quello della conquista del mercato statunitense: «La crisi, è vero, c'è, dichiara Rossi, ma alla fine il mondo vive e va avanti. Ormai non si compra più per necessità, chi vuole Miss Sixty la vuole e basta» . Prossimamente verranno inaugurati i negozi a Los Angeles (due Energie e un Miss Sixty) e a San Francisco (due piani per vendere sia Energie sia Miss Sixty), e tra gli investimenti a lungo termine c'è l'espansione in Sud America e Brasile e la Cina.
Dai 490 milioni di euro del 2001 il fatturato di Sixty è passato a 570 nell'anno successivo con una previsione di chiudere il 2003 a 650 milioni di euro. L'utile netto è rimasto intorno al 5%, e per l'espansione quest'anno sono stati investiti 35 milioni di euro. Cifre alte, non pensate di quotarvi in borsa? «E'un'ipotesi che non escludiamo», dichiara Rossi. Gli uffici stile del gruppo sono a Roma, guidati da Wicky Hassan, la produzione avviene per il 65% in Italia, a Chieti, e per il 35% all'estero conto terzi. Ogni brand ha il suo total look, dai pantaloni alle scarpe, dall'abbigliamento mare all'intimo, dalle borse agli occhiali fino ai profumi.
Estratto da Affari & Finanza del 29/09/03 a cura di Pambianconews