Olcese ha dato il via al piano di ricapitalizzazione destinato a riequilibrare la situazione finanziaria del gruppo gravata da un debito di 107 milioni di euro. Ieri si è riunito il cda del cotonificio veneziano che oltre ad approvare la semestrale, ha deliberato il piano di ricapitalizzazione, basato su un aumento di capitale da 33.723.598,57 milioni di euro (superiore quindi ai 25 milioni precedentemente ipotizzati), in virtù della delega per un aumento da 50 milioni.
Per la ricapitalizzazione, spiega il presidente Paolo Andrea Mettel, ci sarebbe già un impegno complessivo, da parte di soci vecchi e nuovi e da parte delle banche disponibili ad un conversione del debito in capitale, per 39 milioni. In particolare l'aumento sarà sottoscritto per 17,5 milioni di euro, in denaro, da parte di Persefone «un veicolo finanziario, uno strumento usato da Finpart, spiega Mettel ,composto da soci vecchi e nuovi, tutti portati da Livolsi». Olcese ha ricevuto inoltre da Persefone (fra cui figurano Star Venture e Bain & company) impegni di sottoscrizione per altri 7,5 milioni in conferimenti o crediti. A questo si aggiunge poi la disponibilità delle banche alla conversione del debito. Una disponibilità che però non è ancora pienamente definita, anche se alcune conquiste sono state fatte.
L'aumento di capitale e la conversione dei crediti delle banche sono le ali sulle quali dovrà volare il nuovo piano industriale che «prevede entro il 2005 di portare il debito a 50 milioni». Un obiettivo conseguito anche attraverso una dieta non indolore, che vedrà anche alcuni tagli e «dismissioni di stabilimenti, come quello di Conegliano (che comporterà una novantina di licenziamenti) che porteranno un vantaggio in termini di ebitda di 18 milioni di euro». Per i conti di metà anno emerge che il gruppo chiude con un rosso di 6,4 milioni contro gli 11,2 di un anno prima. Il mol resta però negativo per 4,5 milioni (-1,7 nel 2002).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 16/09/03 a cura di Pambianconews