Marzotto si prepara a spostare un altro pezzo di tessile all'estero. In Italia costa troppo e gli stabilimenti dell'est europeo del gruppo di Valdagno hanno ancora spazio per accogliere altre produzioni. Lo spostamento è stato graduale e la prossima tappa sarà lo stabilimento di tessitura di Praia a Mare, in provincia di Cosenza, dove sono impiegati 191 addetti: nei prossimi due mesi si deciderà cosa fare ma la chiusura sembra inevitabile. L'altro intervento è sulla filatura di Piovene Rocchette, in provincia di Vicenza, che continuerà a produrre con circa 120 dipendenti in meno. Nel complesso poco più di 300 addetti a rischio tra Veneto e Calabria per riguadagnare un sano rapporto tra costi e ricavi su produzioni che per Marzotto sono diventate onerose. L'analisi della Marzotto ha risparmiato l'altro stabilimento di Praia a Mare, la filatura che garantisce alti livelli di produttività.
Per trovare una soluzione diversa alla chiusura, ci sono due mesi di tempo: la settimana scorsa in un incontro con i sindacati è stato deciso di sospendere le lettere di mobilità fino al 15 novembre. Una via d'uscita potrebbe arrivare dall'entrata in scena di un'altra azienda interessata a stabilirsi nello stabilimento e la Marzotto ha dato la sua disponibilità ai sindacati in questo senso. La Cgil lamenta la rapidità dell'intervento del consiglio d'amministrazione guidato dal presidente Giovanni Gajo e dall'amministratore delegato Antonio Favrin.
Da tempo Marzotto ha avviato un processo di recupero di produttività nel tessile laniero, attraverso la delocalizzazione e il ridimensionamento degli stabilimenti italiani. L'anno scorso è stato chiuso Manerbio, in provincia di Brescia, ed è stato razionalizzato lo stabilimento storico di Valdagno. Un intervento è stato fatto anche nella Repubblica ceca, mentre l'altro stabilimento estero è in Lituania. E nelle strategie di Marzotto, il tessile perde peso anno dopo anno. In cinque anni è passato da una quota del 29% sui ricavi al 17%, lasciando spazio al fatturato dell'abbigliamento.
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Estratto da Il Sole 24 Ore del 16/09/03 a cura di Pambianconews