Mettete assieme la severa crisi economica mondiale con la dura competizione da parte dei paesi del Far East, Cina in testa. Il risultato è una crisi molto aspra che sta mettendo in un angolo la calzatura made in Italy. Il consuntivo del 2002 appare drammatico: 120 aziende chiuse e 4.000 posti di lavoro persi. Ma anche un brutale calo della produzione di ben 40 milioni di paia (-10,70 per cento). Certo, mentre viene messo alle corde un comparto composto da 2,8 migliaia di micro-aziende alcuni gruppi (pochi) mostrano un' invidiabile vitalità. Tuttavia la ristrutturazione ha dimensioni così vaste da non poter essere liquidata come una sgradevole ma inevitabile conseguenza delle leggi del libero mercato.
In effetti basta esaminare con attenzione i dati congiunturali per accorgersi delle dimensioni della crisi. Cominciamo con il saldo commerciale che nel 2001 era positivo in volume per 150,7 milioni di paia e in valore per 5,144 miliardi di euro. Ebbene nel 2002 il saldo stesso è sceso a 97,6 milioni di paia e a 4,538 miliardi di euro. Dunque siamo davanti a una vera e propria mazzata. E non basta. Perché queste cifre sono il risultato di un brusco calo dell'export sceso da 353 a 322 milioni di paia e da 7,230 a 6,781 miliardi di euro. Quanto all'import continua ad aumentare sia in quantità (da 203 a 224 milioni di paia) sia in valore (da 2,085 a 2,242 miliardi di euro).
Insomma, siamo di fronte ad una situazione pesante. Anche perché la crisi continua a peggiorare. Lo conferma l'indagine congiunturale dell'Anci, l'associazione degli imprenditori del settore relativa al primo trimestre del 2003. Fra gennaio e marzo di quest'anno, infatti, la produzione calzaturiera ha subìto un ulteriore calo del 4,4 per cento in quantità e del 2 per cento in valore. Contemporaneamente il 55 per cento delle aziende intervistate ha lamentato una riduzione dei volumi produttivi rispetto al 2002: di queste 8 su 10 hanno sopportato una contrazione della produzione superiore al 5 per cento.
Vedi tabella che segue
Estratto da Affari & Finanza del 15/09/03 a cura di Pambianconews