L'offerta è dai primi di agosto sul tavolo di Ubaldo Livolsi, il presidente della Finpart impegnato in una laboriosa campagna di dismissioni volta a riportare in equilibrio le finanze della società che controlla Cerruti, Frette e Pepper. A farsi avanti, a sorpresa, è la Mittel, holding quotata presieduta da Giovanni Bazoli e gestita da Guido De Vivo, nell'ambito di una cordata tutta italiana che annovera investitori industriali e di private equity. Oggetto di interesse è Pepper industries, capogruppo del settore casual controllata dalla lussemburghese Finpart international, con ricavi per 245,7 milioni e marchi come Marina Yachting, Henry Cotton's e Pepper.
Un dossier che vede Mittel in concorrenza con L capital, orfano però del partner Bridgepoint capital che ha preferito sfilarsi dalla corsa. Viste le cifre in gioco, la vendita della Pepper è uno snodo chiave per la missione di Livolsi e le attese di Gianluigi Facchini, azionista di riferimento Finpart con il 20%. Sul mercato, il valore della Pepper è stimato intorno ai 200 milioni da cui vanno sottratti debiti che a fine 2002 erano 76,3 milioni.
In pratica, se Finpart riuscisse a realizzare questa valorizzazione, potrebbe più che dimezzare l'esposizione complessiva della holding della moda, oggi attestata a quota 360 milioni. Tra gli altri dossier, Livolsi vuole chiudere in fretta anche la vendita della controllata Calzature Andrea Pfister (oggi in pancia alla Cerruti), capofila della produzione di scarpe di lusso con i marchi Colette e Pretty shoes ma ritenuta estranea al core business, vista anche la piccola taglia che non consente una gestione economica. All'ultimo round di trattative risultano in corsa per l'acquisto Ferragamo, Lvmh e il gruppo Mariella Burani.
Estratto da Il Mondo del 12/09/03 a cura di Pambianconews