Una guerra fra colossi dell'abbigliamento sportivo, giocata sul filo di centinaia di milioni di dollari, si è scatenata da tempo tra le maggiori case che producono calzature sportive. A conclusione dei campionati mondiali di atletica leggera in Francia, Nike, Adidas, Reebok e Puma, titani del settore, pensano al prossimo grande appuntamento con lo sport, le Olimpiadi che si svolgeranno ad Atene nel 2004, ed affilano le unghie.
La battaglia per la conquista del mercato planetario, dominato finora dal colosso statunitense Nike, comincia dalle scarpe, i prodotti che da soli fanno salire alle stelle i fatturati delle griffe leader del settore. I marketing di questi titani disegnano strategie di lungo periodo, e man mano che si avvicinano le date canoniche lanciano campagne pubblicitarie sempre più sofisticate e impegnative.
Ma la vera battaglia, secondo quanto spiega il responsabile delle relazioni esterne di Nike Italia, Cristiano Fagnani, non si svolgerà, come oggi ha titolato il quotidiano francese Le Monde, sul piano del marketing, quanto ''sul piano della ricerca''. ''Non parlerei di battaglia per Nike, sostiene Fagnani, quanto di un confronto con altri marchi, che per noi si gioca soprattutto sul piano di prodotti altamente tecnologici. Il nostro motto è da sempre 'for runners by runners' (per chi corre a chi corre). Per Nike le scarpe sono un prodotto fondamentale, che sul fatturato incide oltre il 50%.
Estratto da Ansa.it del 3/09/03 a cura di Pambianconews