Il lusso ringrazia il Giappone, ma anche il coccodrillo. Il gruppo Gucci ha comunicato ieri una crescita a doppia cifra delle vendite in agosto, grazie a una generalizzata ripresa dei consumi in tutte le aree di vendita. «Dopo il periodo difficile della Sars e della guerra in Irak, hanno spiegato dalla maison italiana, si è cominciato a intravedere un recupero dei consumi a maggio e le prospettive sono adesso di un forte sviluppo». Insomma, dopo il crollo dei profitti del 97% realizzato nel trimestre chiuso il 30 aprile, il marchio della doppia G ha beneficiato del risveglio della voglia di lusso, tanto da poter confermare le previsioni di metà luglio dell'ad Domenico De Sole: «Il 2003 sarà un ottimo anno per il gruppo che registrerà fortissimi profitti come negli anni passati».
A confermare l'ottimismo del numero uno di Gucci è arrivato ieri anche il commento del patron di Prada, Patrizio Bertelli. L'imprenditore toscano, che per il 2003 ha annunciato più volte il turnaround dell'indebitamento, ha parlato di forti segnali di ripresa che lasciano prevedere un buon secondo semestre. Il rimbalzo di Prada si lega al successo della collezione in coccodrillo. Una linea top fashion per cui il marchio italiano ha realizzato alcune migliaia di pezzi tra borse, guanti e accessori.
Le dichiarazioni dei due gruppi italiani sono un buon auspicio per il lusso, industria valutata sui 58 miliardi di euro, che nelle prossime settimane si confronterà con i conti del primo semestre di alcuni big (tra cui Lvmh ed Hermes).
Estratto da Finanza&Mercati del 3/09/03 a cura di Pambianconews