E' già stato ribattezzato l'angolo degli inglesi. Nel Quadrilatero della moda, tra via Verri e via San Pietro all'Orto, sbarcano tre grandi marchi del “british style”, quelli più all'avanguardia.
L'avanzata degli inglesi ha un portabandiera, Burberry, che non scherza: 800 mq di boutique, su tre piani; un investimento favorito dalla forza della sterlina e dal successo del marchio, che deve la sua fortuna anche al giuovane stilistaChristopher Bailey, nato si nello Yorkshire, ma con nonna pugliese e un amore dichiarato per Milano, dove vive e ama girare in bicicletta.
A fare da contraltare a Burberry, Alexander McQueen, giovane grande star del pret-à-porter, oggi parte del gruppo Gucci.
E a completare il trio c'è il nome di Jimmy Choo, orientale ma londinese di adozione, con uno spazio per le sue scarpe di alta moda con arredi ispirati ai boudoir anni Quaranta.
A settembre dunque nell'angolo degli inglesi sarà festa, quando Milano tornerà ad essere la capitale della moda per dieci giorni fitti di sfilate (abbigliamento donna).
Gli inglesi rivitalizzano così un segmento importante del quadrilatero milanese, dove già da qualche anno è insediato un altro trasgressivo figlio dell'Inghilterra: John Richmond, che offre il meglio del punk in versione lusso.
E se l'Inghilterra avanza gli Usa non stanno a guardare: Ralph Lauren ha comprato in Via Montenapoleone un intero palazzo, che diventerà sede di una boutique gigantesca arredata come un vero salotto.
Estratto da La Repubblica del 27/08/03 a cura di Pambianconews