«Delle banche non ho avuto bisogno in passato e non ricorro al loro aiuto nemmeno ora. La mia azienda si è sempre autofinanziata». Parla Nerio Alessandri, presidente e fondatore della Technogym, azienda leader in Europa nella produzione di macchinari per la palestra.
Come è stato possibile creare un'azienda che oggi ha 850 dipendenti e un fatturato di 195 milioni di euro senza l'aiuto delle banche?
Ho cercato di creare un prodotto così innovativo e rispondente alle esigenze della gente che i miei primi clienti hanno accettato pagamenti anticipati e i fornitori piccole dilazioni. Così, come si dice in gergo, mi sono creato il giro. All'inizio non mi sono preoccupato del capitale, ma di creare una necessità talmente forte che il volàno si mettesse in moto da solo. Se una start up non fa questo, non sarà mai una start up.
Com'è il suo rapporto con le banche oggi?
Ormai abbiamo una tale credibilità ed equilibrio che il nostro rapporto con le banche è buono, ma ripeto non ne ho bisogno. E comunque se dovessi dare un consiglio a un giovane imprenditore gli direi di creare alla base tutte le condizioni che permettono di non dover ricorrere alle banche. E molto modestamente se dovessi darne uno alle banche consiglierei di parlare la lingua degli imprenditori; quando la banca fa esclusivamente discorsi finanziari l'imprenditore si sente in difficoltà.
Quanto sono importanti le risorse umane in Technogym?
Il capitale intellettuale è la risorsa più importante che abbiamo. L'innovazione è il primo fattore di crescita per un'azienda e passa attraverso le risorse umane. è per questo che cerchiamo di valorizzarle al massimo. Dagli operai agli ingegneri. In ogni stabilimento c'è un angolo delle idee dove i dipendenti possono annotare consigli per migliorare la produzione. Per creare bisogna che la propria squadra condivida un obiettivo e questo è quello che noi facciamo.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 31/07/03 a cura di Pambianconews