Impegnato a creare il salotto buono dell'imprenditoria emiliano-romagnola, Luca di Montezemolo ha convinto anche Nerio Alessandri, l'intraprendente fondatore di Technogym, a entrare in Charme, una sorta di merchant bank nata con l'obiettivo di rilevare pacchetti azionari di aziende che operano nel target alto di mercato (ma non solo della moda) per aiutarle a crescere. L'esempio è quello di Acqua di Parma, che Montezemolo e l'amico Diego Della Valle (Tod's) hanno acquisito e proiettato a tutto campo nel settore della bellezza, tanto che oggi la società è corteggiata dalle multinazionali del comparto e i due soci potrebbero decidere di fare cassa.
Charme ha un capitale di 110 milioni di euro, che aumenterà con l'ingresso dei nuovi soci. La formula è quella del fondo private-equity. Nel ruolo chiave di comandante c'è il figlio di Luca di Montezemolo, Matteo, che ha lasciato la Goldman Sachs per seguire da vicino Charme. Il supporto tecnico è sempre legato al presidente della Ferrari, poiché è fornito dalla Montezemolo & partners (società dei due Montezemolo). «Con l'ingresso di nuovi soci», dice Luca di Montezemolo, «si consolida il club di imprenditori di Charme e ciò contribuirà alla crescita delle aziende che saranno acquisite. Si tratterà di imprese ad alta potenzialità di sviluppo, caratterizzate da un marchio e da prodotti di assoluto richiamo. Oltre alle risorse, Charme offrirà a queste aziende un ricco patrimonio di competenze. Si tratta di un'iniziativa che rappresenta la prima fase di un progetto imprenditoriale di lungo periodo».
L'area operativa sarà l'Europa e, infatti, attorno al nucleo centrale graviteranno satelliti dislocati a Lussemburgo, Londra e Parigi. Un respiro internazionale che ha spinto Nerio Alessandri a far parte della squadra, convinto che anche la sua azienda, alla fine, beneficerà di questo impegno oltreconfine nella finanza. In realtà per Alessandri si tratta della seconda avventura finanziaria. Infatti ha già messo in cassaforte lo 0,5% di Mediocredito centrale. Capitalia ne ha ceduto il 19% (per 228 milioni di euro) e tra i sottoscrittori (insieme a un altro emiliano, Calisto Tanzi) vi è stato il patron di Technogym.
«Ho accettato la proposta di entrare in Charme perché questa società è ispirata a valori fortemente innovativi, che condivido pienamente, e da un potenziale di crescita unico. Insieme creeremo valore, divertendoci, con lo stesso divertimento che c'è in palestra» spiega Alessandri.
A cura di Pambianconews