In un'intervista a MFF Angelo Bonati, amministratore delegato del marchio, racconta come si evolverà la strategia del marchio di orologi Officine Panerai .
In quale direzione si sta evolvendo Officine Panerai?
Innanzitutto voglio premettere che alla base di ogni progetto commerciale e produttivo c'è la ferma convinzione di rimanere fedeli all'animus della brand: quindi altissima qualità e fortissima ricerca. Non ci consideriamo un marchio moda, ma un marchio tecnico di grande tradizione, quindi ci siamo prefissi pochi obiettivi, ma molto chiari, per affermare la brand nel lungo periodo senza bruciare le tappe. Siamo infatti entrati nel mercato attraverso i collezionisti. Il nostro prodotto piace tantissimo ai vip, ai designer e agli architetti. E stiamo conquistando anche una clientela che bada ai contenuti e meno all'aspetto emozionale del prodotto.
Forte ricerca quindi, ma anche nuove aperture di boutique dirette?
Attualmente Officine Panerai è venduto in 350 punti vendita selezionati in tutto il mondo, oltre che nelle boutique dirette che possediamo a Firenze, Hong Kong e Portofino. Il prossimo aprile apriremo una quarta boutique a Los Angeles a cui seguiranno le inaugurazioni a Shanghai e Tokyo.
A quanto ammonta l'investimento diretto alle nuove aperture monomarca?
Si tratta di una piccola percentuale rispetto al giro d'affari annuale. Non ci servono infatti grandi spazi espositivi e inoltre non siamo interessati a vie strategiche particolarmente costose. L'anima e la forza del nostro marchio ci permettono di scegliere location esclusive, fuori dai riflettori modaioli, e chi vuole acquistare un nostro orologio viene tranquillamente a cercarci.
A cura di Pambianconews