Che fine hanno fatto i 75 milioni di euro legati alla vendita del marchio Frette? Questo l'interrogativo del mercato che ha segnato ieri le sorti di Fin.Part, in ribasso a fine seduta del 5,11% a 19,7 centesimi. Elevati anche i volumi di contrattazione con oltre 2,3 milioni di pezzi scambiati a fronte di una media dell'ultimo mese di circa 830 mila.
Dopo le dismissioni che dall'inizio dell'anno hanno riguardato prima Boggi, poi Moncler e, infine, Maska, quella di Frette sembra essersi arenata, dopo il ripensamento di Opera e Charme, secondo le quali l'esborso per l'acquisto risulta inadeguato. Ma sul titolo hanno pesato i primi timori sulla possibilità che la società il 22 luglio non proceda al rimborso, pari a 14 milioni di euro, della terza rata del prestito obbligazionario 1998-2005.
Oltre ai 6 milioni di interessi legati al bond 2001-2004. Il ripianamento della posizione finanziaria sembra dunque essere un motivo ricorrente per Fin.Part. A nulla sembrano essere valse, infatti, le rassicurazioni in tal senso da parte della stessa società che di recente ha confermato il proprio impegno ai suddetti pagamenti.
A cura di Pambianconews