Con la pubblicità televisiva, ma non solo, ha raggiunto in poco meno di tre anni gli obiettivi di crescita che i manager avevano previsto di raggiungere in cinque anni. Freddy è un'azienda attiva nel settore sportivo (capi di abbigliamento e calzature da fitness e palestra) che può vantare crescite inusuali di questi tempi. Ha chiuso il 2002 con un fatturato di 21,7 milioni di euro, in crescita del 39% sull'anno precedente. Ma sono i primi dati del 2003 a destare ancora più sorpresa. Le vendite della primavera sono cresciute di oltre il 70% rispetto all'anno precedente, mentre le vendite per l'autunno sono volate addirittura a un +114 per cento. Complessivamente, il fatturato previsto per l'anno in corso dovrebbe superare i 37 milioni di euro, con un incremento totale di oltre il 70% sull'anno precedente.
«Prima di investire in pubblicità televisiva, spiega Carlo Freddi, fondatore dell'azienda, crescevamo comunque a ritmi compresi tra il 10 e il 20 per cento. Andavamo bene e anche per questo abbiamo avuto la possibilità di estendere la nostra comunicazione alla televisione dalla fine del 2001».
«è incredibile come immediatamente, da quando hai il tuo marchio in tv, si crei un clima psicologico favorevole, aggiunge Freddi. Dalle banche ai fornitori, sino ai consumatori, si genera una forma nuova di rispetto. Sei in tv, e non sei più lo stesso. La gente cerca i tuoi prodotti. Ma proprio per questo non devi tradire la loro fiducia. Perché la pubblicità, da sola, non basta».
A livello produttivo l'azienda dipende dai fornitori per oltre il 50% e nel 2003 conta su oltre 2 milioni di pezzi commercializzati attraverso una rete di 1.500 punti vendita.
Freddy investe in pubblicità il 12% del proprio fatturato.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 14/07/03 a cura di Pambianconews