Ha il fiato corto il tessile-abbigliamento in Emilia-Romagna. Il primo trimestre 2003 non è stato brillante e la marcia di tutto il comparto procede a rilento, frenata dalla flessione della produzione, che registra un -6,8% rispetto allo stesso periodo del 2002. Segno negativo anche per i fatturati delle aziende, che perdono il 7 per cento. In buona salute solo l'export, lievitato nel primo trimestre del 2,6 per cento. E per il futuro le prospettive non sembrano rosee: anche gli ordinativi nei primi tre mesi dell'anno presentano una flessione del 6,5 per cento.
A Bologna hanno sede due grandi firme come La Perla e la Bvm-Les Copains, ma tra le aree più note c'è Reggio Emilia, che nel suo territorio accoglie circa 1.900 imprese del comparto per un totale di oltre 7.300 addetti: «Nel 2002 il settore ha subito un calo della produzione del 5,6% e una flessione dell'export, in ogni caso più contenuta rispetto al dato provinciale grazie al traino dei nomi noti», spiega Alberto Seligardi, responsabile del Centro studi di Confindustria Reggio Emilia. Proprio nel Reggiano, a Cavriago, ha sede il quartier generale della Mariella Burani, tra le poche case italiane ad aver aumentato nel 2002 l'incidenza dell'utile netto sul fatturato, con una quota passata dal 2,7% nel 2001 al 4,2% nel 2002. Sempre a Reggio Emilia, la Max Mara Fashion Group, leader del pret-a-porter di fascia alta, sta per completare la sua nuova casa: 70 milioni investiti per realizzare un'area con uffici, showroom, laboratori, un magazzino hi-tech per razionalizzare la logistica e un centro di ricerca e sperimentazione sui tessuti.
A Carpi (Modena) ha sede la Blufin Spa (che produce i marchi Blumarine, Blugirl e Anna Molinari) che ha chiuso il 2002 in netta crescita rispetto al 2001, con un fatturato lievitato di oltre il 17%, dai 71,1 milioni del 2001 agli 83,7 del 2002. «Lo scorso anno è stato positivo per noi, ma nel 2003, spiega Gianpaolo Tarabini, amministratore delegato della società, ci aspettiamo una crescita più contenuta che, secondo le nostre previsioni, si attesterà al 5%». E tra gli obiettivi per il 2003, prioritario per la Blufin, che vende all'estero il 50%, investire nella distribuzione interna. Da Rimini la Aeffe Fashion Group guidata, insieme alle controllate Pollini e Moschino, dalla stilista Alberta Ferretti e dal fratello Massimo, si mette alle spalle un 2002 in crescita (con un incremento di fatturato del 3,5% a 250,4 milioni e un Mol in aumento del 37,2% a 38,4 milioni).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 30/06/03 a cura di Pambianconews