La 64esima edizione di Pitti Immagine Uomo (Firenze, 19-22 giugno 2003) si è chiusa con un aumento del 15% dei compratori italiani (13.697 rispetto a 11.910 di giugno 2002) e del 10.5% di quelli esteri (8.662 vs 7.844). L'affluenza finale è stata di 22.379 presenze, cioè il 13% in più dello scorso anno, ennesimo record (è la sesta edizione estiva consecutiva che Pitti Uomo segna un aumento dei compratori) per una manifestazione che si è affermata come principale punto di riferimento a livello mondiale nella moda maschile.
Il successo della fiera è testimoniato oltre che dai dati di affluenza, anche dall'eccellente qualità degli espositori, dal clima di fiducia attiva registrata tra gli stand della Fortezza da Basso e dalla vivacità degli eventi fuori salone. In questi giorni Firenze è stata teatro di avvenimenti importanti e di grande richiamo: dalle proposte moda di Maurizio Galante e Hussein Chalayan, alle feste e agli happening organizzati dalle principali aziende del settore. A suggellare l'importanza della manifestazione per l'economia italiana, va ricordata la visita in città durante i giorni del Pitti Uomo del presidente di Confindustria Antonio D'Amato, che ha avuto parole d'elogio per il dinamismo e la qualità imprenditoriale del sistema moda.
Pitti Uomo, appuntamento di apertura della stagione del tessile abbigliamento, è il primo banco di prova per captare umori e tendenze del mercato, e il luogo dove si possono fare le prime previsioni per l'anno in corso. Da Firenze giungono segnali positivi, sostenuti dall'offerta di collezioni al tempo stesso complete e rigorosamente selezionate, dalla qualità degli allestimenti dove si fondono la ricchezza e la diversità degli stili e delle tendenze, e dalla capacità di interazione tra comunicazione e marketing per promuovere eventi e valorizzare la fiera.
I dati di affluenza sono ancora più sorprendenti se si considera i molti eventi negativi che hanno influenzato e ritardato la ripresa economica. Ma nonostante ciò sono giunti a Firenze da tutto il mondo un numero di compratori mai così elevato. Ormai le presenze provenienti dall'estero sfiorano il 40% del totale, a conferma dell'internazionalità e della leadership mondiale di Pitti Uomo. Tra i paesi esteri si piazzano ai primi posti Germania (1.168 compratori contro i 1.098 del giugno 2002), Gran Bretagna (984 vs 709), Spagna (787 vs 669), Giappone (769 vs 707), Francia (518 vs 513), Olanda (502 vs 446), Grecia (417 vs 387), Turchia (363 vs 287), Stati Uniti (340 vs 324), Corea (332 vs 296). Bene anche i paesi dell'Europa dell'Est come Russia (128 vs 93), Polonia (60 vs 25) e dell'Europa centrale come Austria (279 vs 219), Belgio (273 vs 209) e Danimarca (100 vs 81). Gli unici risultati negativi riguardano, com'era prevedibile, i paesi toccati dalla Sars: Cina, Taiwan, Hong Kong e Canada.
Elevata la crescita di tutte le regioni italiane, con numerosi aumenti percentuali a due cifre. In testa rimane la Toscana (2.232 vs 2.053) seguita da Lombardia (2.123 vs 1.869), Emilia Romagna (1.563 vs 1.331), Veneto (1.496 vs 1.207), Campania (1.207 vs 992), Lazio (1.161 vs 953), Piemonte (762 vs 648), Puglia (632 vs 598), Marche (621 vs 546), Liguria (393 vs 341).