Parte dalla Gran Bretagna la sfida all'Ikea, il colosso svedese della distribuzione di mobili e articoli per la casa. A lanciare il guanto è un manager italiano, Vittorio Radice, executive director della Marks & Spencer dal marzo scorso, quando il presidente Luc Vandevelde, impegnato da un paio di anni nel tentativo di riportare agli antichi successi la catena britannica, è riuscito a strapparlo al concorrente Selfridges. Con una offerta economica più che interessante (2 milioni di euro) e una missione: trasformare in un importante business la divisione casa, che oggi pesa solo per il 5 per cento del fatturato complessivo di circa 8 miliardi di sterline, contro il 50 per cento dell'abbigliamento e il 45 dell'alimentare.
«In un mercato che in Gran Bretagna vale 20 miliardi di sterline, puntiamo a ritagliarci una quota vicina a quella della moda, che è dell'11 per cento» spiega Radice. «Partiremo con un primo grande magazzino pilota da 3 mila metri quadrati destinato a sorgere nel febbraio 2004 sotto l'insegna Marks & Spencer Lifestore nello shopping center Metro vicino a Newcastle» anticipa Radice.
«Non organizzeremo l'esposizione secondo i classici reparti, ma in base all'uso che ne fa il consumatore: per esempio le lampade, i bicchieri o i tappeti potranno essere acquistate in una decina di spazi, ciascuno ispirato a un concetto di vita diverso, dal dormire al benessere, dall'outdoor al viaggio».
Estratto da Panorama del 30/05/03 a cura di Pambianconews