Il produttore di abbigliamento Phillips-Van Heusen Corp (PVH) ha subito una perdita netta pari a 2,2 milioni di dollari nel primo trimestre dell'esercizio (-0,8 milioni nello stesso periodo dello scorso anno) ma il risultato, penalizzato dall'acquisizione della griffe Calvin Klein, era già nelle stime del management e della media degli analisti. Tra gli obiettivi imminenti il restyling dello sportswear prodotto con il noto brand statunitense.
Escludendo i costi per l'integrazione di Calvin Klein, il periodo si sarebbe chiuso con 7,8 milioni di dollari di utile. Gli oneri derivanti dall'integrazione della fashion house americana (il closing dell'acquisizione è avvenuto 12 febbraio scorso) includono, fra l'altro, le perdite operative legate al business delle collezioni Calvin Klein uomo e donna.
I ricavi della corporation hanno totalizzato 377 milioni di dollari, in rialzo dell'8% rispetto al primo trimestre dello scorso anno grazie alle royalty del segmento Calvin Klein Licensing e Design. In ribasso del 2% il turnover del business legato all'abbigliamento e alle calzature.
''Il trimestre riflette appieno il completamento dell'acquisizione di Calvin Klein, come pure la fase di criticità che investe il segmento retail, ha commentato Bruce J. Klatsky, presidente e ceo del gruppo. Il risultato operativo risulta comunque in linea con le nostre stime e continuiamo a sostenere che il brand Calvin Klein rappresenta un'opportunità per la Phillips-Van Heusen''.
Estratto da just-style.com del 22/05/03 a cura di Pambianconews