Una sterzata verso gli oggetti per la casa e l'alimentare di qualità. Questa la nuova strategia del famoso store londinese Marks&Spencer, annunciata ieri con i conti dell'ultimo esercizio fiscale. Sulla carta M&S, che in dodici mesi ha riportato una buona crescita degli utili netti (+21,1% a 761,8 milioni di sterline) e del fatturato (+6% a 8,08 miliardi di sterline), sembra credere nella ripresa.
La società guidata da Luc Vandeveld ha deciso infatti di dividere con gli azionisti i successi registrati nell'anno e di aumentare la cedola del 12% a 6,5 pence per azione. Ma per garantirsi la crescita anche in futuro, il gruppo londinese ha deciso di cambiare strategia: le vendite del settore core, quelle legate all'abbigliamento, mostrano cedimenti e nell'ultimo trimestre sono salite appena dello 0,3%, anche se nell'intero esercizio l'aumento è stato del 10 per cento. I manager confermano che il calo dei consumi proseguirà anche in futuro.
«Il prossimo anno le vendite dell'abbigliamento dovrebbero salire meno del 3%», ha detto Roger Holmes, ad del gruppo britannico che aveva precedentemente stimato l'incremento tra il 3 e il 5 per cento. Casa e alimentari sono dunque la soluzione di M&S per incrementare il fatturato. Entro la primavera del 2004 il gruppo aprirà il primo di una serie di super-store di oggetti per la casa: la catena sarà guidata dal manager italiano Vittorio Radice, ex capo di Selfridges, assunto lo scorso anno da Marks&Spencer.
Estratto da Finanza & Mercati del 21/05/03 a cura di Pambianconews