Si è riunito oggi, sotto la Presidenza di Giuseppe Stefanel, il Consiglio di Amministrazione della Stefanel S.p.A. che ha approvato i progetti di bilancio relativi all'esercizio 1/03/2002 � 28/02/2003 della Società e del Gruppo.Il fatturato netto si attesta a euro 596,2 milioni in crescita di 329,1 milioni rispetto al valore fatto registrare nell'esercizio 2001 (euro 267,1 milioni) con un incremento del 123,2%
. Il margine industriale lordo è salito del 131% raggiungendo i 326,6 milioni di euro (141,4 milioni nel 2001).
L'EBITDA registrato dal gruppo passa da 25,4 milioni di euro a 39,8 milioni euro (+56,7%).
Il risultato operativo è positivo per euro 13,1 milioni in crescita del 85% rispetto al 2001 (7,1 milioni di euro) mentre l'utile ante imposte sale dai 2,1 milioni del 2001 ai 13,0 attuali.
Il risultato netto ammonta a 0,2 milioni di euro (1,1 milioni di euro nel 2001). A tale flessione hanno contribuito le imposte di competenza dell'esercizio (6,3 milioni di euro) e l'impatto una tantum derivante dall'effetto negativo delle imposte differite attive che gli amministratori della capogruppo hanno deciso di addebitare a conto economico, in un ottica prudenziale conseguente alla particolare situazione congiunturale (euro 5,2 milioni).
L'indebitamento finanziario netto consolidato è ammontato a 215,9 milioni di euro (2001: 88,5 mln) di cui 123 milioni derivanti dall'acquisizione del gruppo Nuance con un rapporto tra PFN/PN a livello consolidato inferiore ad 1,9. Al netto di tali effetti, la posizione finanziaria si mantiene sostanzialmente stabile.
I dati di bilancio approvati dal Consiglio riflettono la nuova identità del Gruppo che è mutata in modo sostanziale a seguito dell'acquisizione, avvenuta nel luglio 2002, del 50% del Gruppo Nuance, leader mondiale nel settore dell'Airport Retailing, con 398 negozi distribuiti in 62 aeroporti di 18 nazioni in 4 continenti.
Il Gruppo è quindi oggi attivo nel settore del retail aeroportuale e nel settore dell'abbigliamento.
Il settore abbigliamento, storicamente core business del Gruppo, pesa attualmente per il 41% sul fatturato consolidato, incidenza destinata a diminuire ulteriormente, poiché nel bilancio in esame la Business Unit Nuance è consolidata solo per sette mesi, ovvero relativamente al periodo agosto 2002-febbraio 2003.
L'acquisizione di Nuance rientra nel processo di crescita e diversificazione previsto nelle linee guida del piano triennale avviato nel corso del 2001, nell'ottica del quale sono state effettuate dismissioni e chiusure di business non strategici e scarsamente profittevoli nel settore dell'abbigliamento. In tal senso vanno interpretate le cessioni di cK, Stefanel Kid e, da ultima, quella di Interpool SpA perfezionata lo scorso 9 maggio 2003 da cui il Gruppo Stefanel ha ricavato un controvalore di 7,3 milioni di euro ed una plusvalenza, di competenza dell'esercizio 2003, pari a 2 milioni di euro.
Il gruppo che, dopo i forti investimenti effettuati negli ultimi esercizi, dispone di una rete distributiva di primo livello ha avviato una forte politica di contenimento dei propri costi di gestione non trascurando la verifica dei livelli di efficienza, delle performance e del posizionamento dei singoli negozi.
All'interno degli spazi gestiti da Nuance sono previste nuove aperture di corner Stefanel a Manchester e Roma dopo quella avvenuta a Zurigo nello scorso mese di aprile.
Si segnala, infine, che la campagna di recruiting dei nuovi affiliati della catena di negozi in franchising denominata �Stef in Time� ha consentito il raggiungimento di 52 aperture per la collezione P/E 2003.
Nell'esercizio 2002, gli investimenti lordi effettuati ammontano ad euro 38 milioni e si riferiscono principalmente allo sviluppo ed ammodernamento della rete commerciale a marchio Stefanel (18,6 milioni di euro) e a marchio Hallhuber (2,9 milioni di euro), al rinnovo di macchinari industriali per la produzione di maglieria (2,6 milioni di euro) e all'acquisto di nuovi software (1,7 milioni di euro). Il business Nuance ha registrato nel periodo considerato e per la quota di pertinenza investimenti per euro 9 milioni. Grazie ai significativi sforzi effettuati negli ultimi anni si ritiene che già a partire dall'esercizio 2003 gli investimenti potranno essere decisamente più contenuti in quanto indirizzati al solo miglioramento ed ammodernamento della attuale rete distributiva.
Il piano triennale avviato nel 2001 può quindi dirsi oggi sostanzialmente concluso ed il Gruppo è pronto a affrontare le sfide e cogliere le opportunità che deriveranno da un mercato sempre più globale.
La Capogruppo Stefanel S.p.A, in forza della ristrutturazione del portafoglio di partecipazioni avviato nello scorso esercizio e attualmente in fase di completamento, svolge oltre alla tradizionale funzione di società operativa, seppur per il solo business Stefanel, anche la funzione di holding del Gruppo.
In un contesto di mercato certamente non favorevole per il settore tessile ed abbigliamento, il fatturato netto di Stefanel S.p.A. evidenzia, rispetto al 2001 un calo passando da euro 130,8 milioni ad euro 115,8 milioni, di cui 3,1 milioni derivanti dalla chiusura della linea Stefanel Kid, con un decremento su basi omogenee del 9,1% principalmente per il diminuito peso delle vendite verso franchisee a cui si è contrapposto un fatturato dei negozi a gestione diretta sostanzialmente stabile.
Il margine industriale lordo scende ad euro 52,0 milioni (2001: 57,3 mln) ma con un recupero in termini di incidenza percentuale sulle vendite del 1,0%, passando dal 43,8% al 44,9%.
Il risultato operativo (EBIT) risulta negativo per 3,6 milioni di euro, con una diminuzione rispetto al dato omogeneo relativo all'esercizio precedente di 5,5 milioni.
Il risultato ante imposte è positivo per 4,8 milioni di euro, con un miglioramento di 6,5 milioni di euro rispetto al risultato dello scorso esercizio (2001: euro � 1,7 mln), mentre il risultato netto pur registrando una perdita di 1,7 milioni, dopo aver contabilizzato imposte correnti per euro 1,2 milioni e rilasciato tutte le imposte differite attive residue imputate negli esercizi precedenti per euro 5,2 mln, è in forte miglioramento rispetto alla perdita di 11,3 milioni registrata nel 2001.
Il Consiglio di Amministrazione dopo aver confermato il permanere dei requisiti di indipendenza dei consiglieri Enrico Cervellera, Candido Fois, Guglielmo Garlato e PierFrancesco Saviotti, ha convocato l'Assemblea degli azionisti per il giorno 27 giugno 2003 alle ore 11,00 presso la sede di Ponte di Piave per l'approvazione del Bilancio al 28/02/2003.
All'Assemblea sarà inoltre proposto la copertura della perdita dell'esercizio di Euro 1.661.378 mediante l'utilizzo della riserva �utili a nuovo� e l'assegnazione di un dividendo lordo di euro 0,03 sia alle azioni ordinarie che alle azioni di risparmio in circolazione alla data di stacco della cedola, mediante prelievo dalla riserva �utili a nuovo�, già assoggettata ad imposte, che in base al calendario borsistico avverrà a far data dal 10 luglio 2003, contro stacco cedola il 7 luglio 2003.
Ai percettori di dividendi verrà attribuito un credito d'imposta pieno.
Infine, gli azionisti saranno chiamati a deliberare una nuova autorizzazione al Consiglio di Amministrazione per l'acquisto e la successiva cessione di azioni proprie ordinarie e/o di risparmio, ai sensi dell'articolo 2357 e seguenti c.c. fino ad un controvalore massimo di euro 5,0 milioni.