I risultati economici del gruppo serico Ratti risentono del rallentamento dell'economia mondiale e in particolare dell'andamento discontinuo che ha caratterizzato il mercato del tessile-abbigliamento segnato da un primo semestre difficile. La seconda parte dell'esercizio ha mostrato un parziale recupero, ma nel complesso la domanda ha evidenziato una dinamica negativa.
Ne consegue la flessione delle vendite (-10,2% a 118 milioni) che ha riguardato in generale tutti i mercati di sbocco, ma più marcatamente quelli esteri, dove Ratti realizza la quota prevalente del fatturato (64%). Il mercato domestico che pesa per più di un terzo del giro d'affari (36%) è sceso del 7,2% a 42 milioni.
Nonostante la flessione dei ricavi legata alle dinamiche di mercato, la gestione evidenzia i primi segnali di miglioramento del trend reddituale, frutto degli interventi indirizzati alla riduzione dei costi e al recupero di efficienza realizzati nell'esercizio, che hanno consentito di abbassare il punto di pareggio. Nonostante il deficit di bilancio il gruppo evidenzia la ritrovata capacità di generare cassa, con un cash flow di 3,7 milioni. I flussi finanziari della gestione hanno poi consentito di fronteggiare i nuovi investimenti materiali (4,5 milioni) e di ridurre l'indebitamento finanziario netto a 15,7 milioni (-21,8%).
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Sole 24 Ore del 9/05/03 a cura di Pambianconews