L'ultima mossa di Leonardo Del Vecchio, quell'Opa da oltre 300 milioni di euro per l'acquisto di Opsm, leader australiano nella distribuzione di prodotti ottici, non è solo un «colpo» messo a segno da un abile industriale e finanziere. è anche l'ennesima conferma dell'egemonia italiana su un mercato complesso e difficile. Certo, si tratta di un mercato che in questo scorcio del 2003 mostra un certo affanno legato sia alla crisi economica sia all'indebolimento del dollaro. Ma in ogni caso la struttura del sistema rimane la più robusta e innovativa a livello internazionale.
In nessun segmento del made in Italy, infatti, registriamo una forza relativa paragonabile a quella conseguita nel comparto degli occhiali.
è italiana Luxottica, leader mondiale del settore con i suoi 3,13 miliardi di euro fatturati nel 2002. Ma è italiana anche Safilo, numero due con 894 milioni di giro d'affari mentre al terzo posto si trova un altro italiano cioè De Rigo con ricavi per oltre 512 milioni. Senza contare che alle spalle dei tre grandi si trova una pletora di imprese medie, piccole e piccolissime che costituiscono il tessuto connettivo di un distretto industriale come quello di Agordo in cui si intrecciano competenze imprenditoriali e «sapienza» artigianale, abilità mercantile e alta tecnologia.
Al contrario di altri distretti come quelli del tessile e dell'abbigliamento l'occhiale è riuscito a globalizzarsi arricchendo la dimensione industriale con una robusta competenza in campo finanziario e distributivo. Indubbiamente questa dimensione, più culturale che meramente imprenditoriale, è stata raggiunta solo dai grandi gruppi del settore. Oltre a Luxottica e De Rigo, infatti è quotata Marcolin (mentre Safilo è uscita dal listino) senza dimenticare Fedon, leader mondiale nel comparto degli astucci per occhiali. Tuttavia non c'è dubbio che la vicinanza al mondo della finanza ha contribuito allo slancio del settore nel suo complesso facendo da volano alla crescita e alla ricerca del profitto.
Vedi tabella che segue
Estratto da Affari & Finanza del 5/05/03 a cura di Pambianconews