Su marzo, Francesco Trapani ,amministratore delegato di Bulgari, dice di non poter ancora dire nulla. Ma i primi due mesi del 2003 sono stati «abbastanza buoni. Quando, parlando con gli analisti a fine marzo, abbiamo previsto per quest'anno una crescita del fatturato e dei profitti era perché i primi due mesi andavano in quella direzione. Poi, c'è stata la guerra, ora bisognerà vedere. Ma per Bulgari sono ottimista».
E in generale?
«Come Bulgari stiamo facendo molte cose belle. Le condizioni generali, invece, non le controllo. Dopo la guerra c'è stata la polmonite. Bisognerà vedere».
Avete programmi aggressivi per gli orologi, un settore che per buona parte del 2002 è stato difficile, salvo recuperare nell'ultimo trimestre.
«I prodotti sono una delle leve su cui stiamo agendo, riteniamo che ci sia molto lavoro da fare. Abbiamo un piano 2003-2005 di sviluppo prodotti per tutti i settori, per rendere il nostro catalogo assolutamente più completo. Per gli orologi, in particolare, abbiamo previsto molti brillanti, orologi molto cari. Ma abbiamo novità in tutte le linee esistenti, è stato uno sforzo creativo vasto».
E i vostri alberghi? Il progetto sembra rallentato.
«Apriremo il primo a Milano secondo i programmi, per il resto stiamo negoziando. L'unica nota che mi sento di esprimere è che siamo notevolmente esigenti in termini di prodotto e trovare qualcosa di unico in ciascuna delle 6-7 città a cui pensiamo comporta tempi lunghi di negoziazione. Personalmente, sono entusiasta dell'albergo milanese, quando lo vedrete capirete perché».
Estratto da CorrierEconomia del 14/04/03 a cura di Pambianconews