Con l'assemblea di aprile, Paolo Marzotto lascerà la presidenza di Zignago.
Chi sarà il suo successore? Si dice Andrea Donà Delle Rose.
«Non è ancora stata presa alcuna decisione. Posso dire solo che rimarremo nella buona scia di un'amministrazione sagace e che non si romperà la continuità dell'organizzazione che negli ultimi 12 anni, ma anche prima, ha avuto un successo dopo l'altro. L'unico insuccesso è stato quando abbiamo lanciato l'Opas su Marzotto: pur avendo la maggioranza non abbiamo potuto concludere positivamente l'operazione».
L'Opas c'entra con l'abbandono dalla presidenza di Zignago?
«No. Non ritengo di essere responsabile del suo mancato successo. Se fosse stata realizzata avrebbe portato un grande vantaggio per Zignago, perché Marzotto ha un potenziale di crescita notevole, mentre oggi i suoi titoli valgono la metà di quello che noi la valutammo per l'Opas. Zignago, invece, ha ritrovato parzialmente la fiducia degli investitori. La condanna, allora, fu su Marzotto: c'era un giudizio negativo sulla possibilità di rimetterla in sesto».
Diventerà il nuovo presidente di Marzotto, al posto di Cipolletta?
«Cipolletta lascerà, ha altri incarichi. Ma non credo debbano essere riunite nella stessa persona la carica di amministratore delegato e di presidente. Comunque, c'è tempo».
Estratto da CorrierEconomia del 31/03/03 a cura di Pambianconews