Bertelli parla dei piani del gruppo per il 2003. Gli investimenti passeranno da 130 milioni del 2002 a 100 milioni di euro. ‘Il calo degli investimenti è tutto sommato lieve – dice Bertelli – manteniamo invece inalterato a quota 48 milioni il budget pubblicitario. Gli investimenti saranno convogliati soprattutto nel rilancio dei marchi più giovani… Jil Sander nel 2002 è passata da 220 a 300 milioni di ricavi’. ‘Per quanto riguarda la riduzione del debito va di buon passo. Nel 2002 l’esposizione è scesa da oltre 1 miliardo a 770 milioni e quest’anno sarà ridotta ancora in modo significativo anche con la cartolarizzazione degli immobili’.
Con due nuove società, Prada real estate e Prada real property, entra nel vivo il piano di spin-off degli immobili in pancia al luxury group. Un’operazione che Patrizio Bertelli e Miuccia Prada vogliono concludere entro il 30 giugno per recepirne i benefici nella semestrale, abbattendo i debiti per circa 200 milioni, valore di mercato attribuibile a boutique e palazzi di pregio fra Europa e Usa.
Le due società, controllate al 100% da Prada Luxembourg e amministrate da Marco Salomoni e Riccardo Stilli, sono il fulcro di un riassetto che porterà a concentrare gli immobili in un veicolo dedicato.
Estratto da Il Mondo del 28 marzo 2003 a cura di Pambianconews