Eclettici e versatili, gli stilisti non hanno resistito all’ennesima tentazione creativa e si sono lanciati anche nell’ideazione e progettazione di gioielli, in mostra ora a Milano (Palazzo della Regione, 27 febbraio – 3 marzo).
L’evento è stato fortemente voluto da Oro d’Autore, la manifestazione toscana che dal 1998 promuove la partecipazione tra artigiani orafi aretini e creativi internazionali.
Sono nati così circa 200 pezzi unici, di altissimo valore artistico e artigianale, che costituiscono la collezione Oro d’Autore, la quale, oltre ad aver toccato altre città quali Las Vegas, Tokyo, New York, avrà una sua sede museale ad Arezzo, città che ogni anno trasforma in gioielli ben 200 tonnellate d’oro.
“In sostanza l’obiettivo è quello di consolidare il rapporto fra progettazione e creativa ed esecuzione, di favorire la collaborazione di artisti nelle fabbriche, nei laboratori, negli opifici orafi aretini, per un confronto critico tra nuove idee, talvolta anche provocatorie, e nuove tecnologie, audaci ricerche formali e fine artigianato” spiega Giuliano Centrodi, storico del gioiello, in un saggio presente nel libro It Jewels, curato in collaborazione con Vogue Gioiello.
Estratto da Panorama del 21 febbraio a cura di Pambianconews