Grignasco group #tiene' in un anno particolarmente difficile per il settore filati come il 2002, ma guarda con sempre maggior interesse alla delocalizzazione in Est Europa per contrastare la concorrenza di competitor ogni giorno più agguerriti. Per adesso il progetto, ha imboccato una strada secondaria, che ha portato il gruppo piemontese guidato da Giancarlo Lombardi a stringere accordi di fornitura con alcune aziende biellesi che producono filati lanieri pettinati di tipo classico in Romania, Polonia e Repubblica Ceca. L'acquisto di filati grezzi fuori dai confini italiani,non esclude però un futuro trasferimento delle attività produttive.
Il gruppo Grignasco ha chiuso il 2002 con un fatturato consolidato di 81 milioni (per il 55% esportazioni), in flessione rispetto agli 89 dell'anno precedente, anche se il calo si riduce al 3% considerando i ricavi caratteristici. Sul fronte della redditività la stima è di un sostanziale pareggio, sul quale hanno influito la rivalutazione del dollaro e la forte concorrenza sui prezzi.
Lo sviluppo prosegue anche sul fronte commerciale, e ha portato alle recenti aperture di uffici a Tokio e Shanghai. «L'importanza della Cina sta crescendo, dice Lombardi, ed essere presenti su quel mercato è strategico. Abbiamo già avviato i primi contatti e saremo presenti alle fiere di Shanghai e Pechino». In ogni caso, le previsioni per il 2003 restano grigie. «Nonostante gli ordini non siano partiti male sarà un anno difficile, conclude il presidente segnato da incognite come l'andamento del dollaro, il prezzo delle lane e, sopra tutte, la guerra in lrak».
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Sole 24 Ore del 5/02/03 a cura di Pambianconews