Saranno il design e la tecnologia delle vetture che escono da Maranello. O saranno i trionfi in Formula Uno. Il risultato è che la Ferrari è l'azienda italiana più rispettata nel mondo. Meglio: l'unica italiana a conquistarsi un posto, esattamente il 47esimo, fra le cinquanta migliori del pianeta. Così hanno scelto per il 2002 mille amministratori delegati delle principali imprese internazionali, sentiti dal quotidiano britannico Financial Times nel consueto sondaggio annuale condotto con la collaborazione della società di consulenza PriceWaterhouseCoopers.
A guidare la classifica è il colosso americano General Electric. Seconda è Microsoft, seguita da Ibm, Coca-Cola, Toyota, Sony, General Motors, Wal-Mart, 3M, Dell.
Nelle opinioni dei mille supermanager, comunque, l'intera Europa è assente dal vertice. Per trovare il primo gruppo continentale bisogna scendere al dodicesimo posto, con l'anglo-olandese Unilever.
E tutta americana è anche la classifica dei manager più ammirati, dove il leader di Microsoft, Bill Gates, strappa il primato a Jack Welch, presidente di General Electric, che resta secondo. Dietro di loro, Lou Gerstner (Ibm), Michael Dell (Dell), Warren Buffett (Berkshire Hathaway). Unica donna in una classifica tutta maschile: Carly Fiorina, numero uno di Hewlett Packard, al 22� E anche fra i leader l'Italia segna il passo: compaiono solo Marco Tronchetti Provera (Pirelli), che passa però dalla 19a posizione del 2001 alla 26a, e Giovanni Agnelli, dalla 18a alla 33a.
Estratto da Il Corriere della Sera del 21/01/03 a cura di Pambianconews