Domenico De Sole, presidente e amministratore delegato di Gucci Group, a margine della sfialta delle collezioni maschili ha rilasciato un'intervista a Cfn-Cnbc pubblicata sul quotidiano Milano Finanza Fashion, facendo il punto sulla congiuntura nel mondo del lusso e dei grandi marchi mondiali.
Come sono andate le vendite del periodo natalizio e come è iniziato il 2003?
#'Prima di tutto, teniamo conto che per Gucci l'anno si chiude a fine gennaio e quindi ci consideriamo ancora nel 2002, in ogni caso ci troviamo ancora in un periodo di black out e per conoscere le cifre dovremo aspettare i dati ufficiali relativi alla chiusura del quarto trimestre. Per il 2003 consideriamo che il 2002 è stato un anno estremamente difficile, caratterizzato dall'effetto penalizzante dell'attentato alle Torri gemelle, dall'intervento militare in Afghanistan e dalle più recenti preoccupazioni per il futuro intervento in Iraq. Credo quindi che il 2003 sarà certamente migliore, soprattutto nella seconda metà.''
Riesce a intravedere il punto di svolta?
#'è abbastanza difficile dire adesso quando comincerà la ripresa. Sono troppi gli interrogativi legati alla difficile situazione internazionale e le ripercussioni sull'economia, come si evince dagli ultimi dati relativi all'occupazione e dal rallentamento degli investimenti negli Stati Uniti. Comunque in borsa la situazione è già migliorata: l'estate scorsa si temeva che il Dow Jones sarebbe sceso al di sotto dei 6000 punti, mentre oggi siamo a 8.700 punti. Credo che sia un segnale importante'', conclude De Sole.
A cura di Pambianconews