Nato nel 1995 con l'intenzione, come sottolinea l'amministratore delegato di Pomellato, Francesco Minoli, di «raccontare una storia e di suscitare emozioni», il Dodo, che alla sua apparizione aveva portato nelle casse di Pomellato un fatturato di circa 5 miliardi di vecchie lire, nel 2002 ha generato circa 23 milioni di euro di vendite su un fatturato di circa 70 milioni (in crescita del 23%) dell'intero gruppo Pomellato.
E all'interno della griffe orafa milanese proprio l'esperienza Dodo potrebbe originare una nuova revisione degli obiettivi strategici. Anche se nessuna scelta definitiva è stata compiuta, Pomellato, oggi controllato al 73% dalla famiglia Rabolini e al 9% da partners e manager legati da un patto di sindacato con l'azionista di maggioranza, punterebbe con forza alla costruzione di un brand del lusso.
Estratti da Il Sole 24 Ore del 12/01/03 a cura di Pambianconews