Il distretto degli occhiali nel Bellunese, la più importante area al mondo nel settore vive un momento di transizione: aziende che scompaiono ma addetti che aumentano, grandi produttori che diventano sempre più grandi e piccoli che soffrono, la concorrenza asiatica che incombe e impone una specializzazione sempre maggiore nel made in Italy di qualità. L’occhiale si è trasformato da strumento medicale a bene di moda e di lusso che richiede le alleanze con le grandi griffe e il controllo delle catene di distribuzione. A proposito di alleanze: Safilo dopo aver rafforzato il rapporto con Gucci si avvicina ad Armani dopo la separazione di quest’ultimo da Luxottica che punta a Prada con una possibile incorporazione della De Rigo.
Oggi il distretto cadorino realizza un fatturato di circa 1,5 miliardi di euro (l’80% del giro d’affari italiano nel settore), esclusa la vendita al dettaglio, occupando complessivamente 14mila addetti tra 750 aziende, di cui 170 industriali e il resto artigiane. Il giro d’affari dei grandi gruppi è cresciuto attorno al 10% mentre quello delle piccole imprese è calato tra il 20% e il 30%. Le quattro grandi sono Luxottica, Safilo, De Rigo e Marcolin. Luxottica, consolidando il giro d’affari delle catene di vendita al dettaglio in portafoglio (soprattutto in Usa) ha raggiunto nel 2002 un giro d’affari doppio di quello dell’intero distretto 83,1 miliardi di euro).
In un simile contesto la piccola azienda deve ‘trovare la sua nicchia, la produzione non standardizzata, il colpo d’ingegno. E poi allearsi con altri per distribuire il prodotto’ dice Cirillo Marcolin, amministratore delegato del gruppo e presidente del Mido, che sta sviluppando un sito internet destinato a diventare il portale dell’occhialeria italiana e punto di riferimento del settore. Tra i produttori si sta inoltre diffondendo rapidamente il nuovo progetto tecnologico degli industriali bellunesi, OptoIdx: uno standard informatico che, via Internet, crea una rete di comunicazione e scambio di documenti commerciali.
Estratto da Il Mondo del 10/01/03 a cura di Pambianconews