Brioni chiude il 2002 a quota 157 milioni di euro (80% all'estero, di cui 35% in Usa) e si aspetta una crescita per il 2003 pari al 9% sul 2001. «Il 2002 non è stato certamente esaltante», ha detto a MFFashion Umberto Angeloni, amministratore delegato di Brioni.
«Permane un malessere generalizzato, soprattutto di ordine psicologico, dovuto all'incertezza del futuro prossimo. E le vendite di Natale hanno confermato questo dato. Regge il superlusso perché si aprono nuovi mercati, come la Russia, che rappresenta una delle realtà più vivaci del business moda nell'intero panorama internazionale. Ci sono poi alcune zone dove l'aumento delle vendite è più veloce, come quello che investe le collezioni Brioni donna, in crescita soprattutto sul mercato asiatico», conclude l'amministratore delegato.
A cura di Pambianconews