Carlo Capasa, artefice col fratello Ennio di quel piccolo fenomeno di mercato che è Costume National, non ci sta a subordinare tutto alla signoria dei numeri che domina i colossi multibrand. E alla dimensione oppone un altro strumento per essere competitivi: l'autenticità del prodotto. Un lusso di nicchia. Ma com'è possibile competere con chi investe milioni di euro in negozi, pubblicità?
«Non è possibile se si usano le stesse armi, risponde Carlo Capasa. Noi non intendiamo competere con gruppi come Gucci e Prada sulla quantità. Proponiamo poche cose, molto forti edefinite. E soprattutto riconoscibili. Questo non sempre avviene, per gli altri brand: i prodotti dei multimarca spesso si somigliano, sono omologati. Perché vengono creati da aziende che seguono le logiche di gruppo, non le esigenze del singolo designer».
Tradotta in numeri, la strategia dove vi porta?
«A prospettare un +12% delle vendite per il 2003, a parità di prodotti. A ipotizzare un raddoppio del fatturato nei prossimi tre anni, arrivando a circa 100 milioni di euro, anche in virtù del crescente successo estero. L'obiettivo finale è raggiungere una soglia dimensionale giusta. Il nostro modello rimane Dolce & Gabbana».
Estratto da CorrierEconomia del 23-12-02 a cura di Pambianconews