A metà degli anni 90, il gruppo tessile Inghirami ha tentato la scommessa cinese ed è venuto a produrre i suoi capi moda oltre la Grande Muraglia. Per farlo si è trovato un partner: la Shanghai Garment, una grande azienda tessile di Stato con la quale (non sempre accade nelle società miste in Cina) finora le cose sono filate lisce. Anche perché Inghirami, detenendo fin dall'inizio il controllo (65%) della joint venture, ha potuto gestire direttamente la società. Nella quale finora ha investito circa 10 milioni di dollari.
#'Vogliamo reinvestire gli utili della Sanremo-Shanghai Garment per aumentare la nostra presenza sul mercato domestico'', conclude Giovanni Inghirami. Nei prossimi tre anni, abbiamo in progetto di aprire altri 60-70 punti vendita nelle principali città della fascia costiera e del sudovest. Ultima apertura ad Harbin, la fredda metropoli ai confini siberiani.
A cura di Pambianconews