L'onda lunga degli scandali sul conflitto di interessi tra analisti e banchieri di investimento è arrivata anche in Europa. Con un #blitz' giudiziario che evidenzia il clima di sospetto che circonda le banche di Wall Street, il re del lusso Lvmh ha accusato Morgan Stanley di aver penalizzato il titolo Louis Vuitton con «rating ingiusti» per favorire i concorrenti della Gucci , cliente della stessa Morgan Stanley per le operazioni di investment banking.
La banca americana, insomma, è accusata non solo di conflitto di interessi, ma anche di truffa poiché Lvmh afferma di aver subito un danno sostanziale: la causa, depositata dal «patron» Bernard Arnault al tribunale di Parigi, chiede alla Morgan un indennizzo di 100 milioni di euro. Mai prima d'ora, infatti, una società quotata in Borsa aveva sporto denuncia contro un colosso di Wall Street per i rating emessi sul proprio titolo.
Ieri, per esempio, il clamore suscitato dalla denuncia contro Morgan Stanley è stato accompagnato da un altro scandalo che riguarda Goldman Sachs: da alcune e-mail intercettate dalla procura di New York e pubblicate sulla stampa inglese è emerso che due analisti, James Golob di Londra e Frank Governali di New Yor,- si scambiarono nell'agosto del 2000 note molte allarmate sui rating troppo elevati che la banca dava ancora alle aziende delle tlc. Goldman Sachs non ha smentito le e-mail, ma ha cercato di ridimensionarne la portata.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 27-11-02 a cura di Pambianconews