Beirut è la città dove la moda europea ha il più alto giro d'affari in Medioriente. Prima dei bombardamenti era la mecca dei ricchi, il fulcro della 'movida' mediorientale. Ora, nel grande caos della ricostruzione, il business della moda è quello che funziona meglio, dopo l'edilizia.
Aishti, centro commerciale di 6500 mq su sei piani vede presenti tutte le griffes che contano. Toni Salamè è il manager artefice di questa apertura e di tante altre del mondo fashion, ristoranti inclusi. Dal nulla, o quasi, ha creato un impero e le voci sul suo conto si sprecano. Ma per lui è solo invidia. I suoi clienti non sono solo libanesi, vengono da tutto il Golfo e hanno voglia di shopping, rito che segue vere e proprie regole. Le donne libanesi hanno molto più tempo, lavorano meno di quelle europee, passano intere giornate a provare abiti.
Il fatturato della Toni Salamè group è passato dai 28 milioni di euro del 2001 con un utile di 3,5 milioni di euro ai 43 milioni di quest'anno con un utile di 5,7 milioni.