Il profilo del consumatore di beni di lusso sta cambiando. Anche se gli acquisti vengono ancora effettuati in gran parte nei mercati europei, le carte di credito strisciate nelle boutique sono quelle dei nuovi ricchi russi o quelle degli sceicchi arabi. Questa, in estrema sintesi, è una fotografia istantanea scattata sul mercato luxury da Michele Norsa, amministratore delegato di Valentino presente ieri al Convegno '' I nuovi scenari della moda'' organizzato da Pambianco Strategie di Impresa e da IntesaBci . «Dobbiamo cercare le opportunità che ci offre questa fase di cambiamento», ha detto Norsa, «monitorare chi effettua gli acquisti ci dice dove andranno a finire i prodotti che vendiamo. L'identikit del nostro cliente non è più la classica contessa americana, quanto piuttosto i russi e gli arabi. Una nuova figura che non scruta a fondo la qualità del prodotto, ma è molto sensibile alla forza del marchio e all'emozione che questo è in grado di offrire».
A livello geografico, le maggiori soddisfazioni di Renzo Rosso, numero uno di Diesel, provengono invece dal Regno Unito, dove le vendite stanno andando oltre le previsioni del budget per il 17%. «A livello di gruppo», ha detto Rosso, «per il 2003 ci aspettiamo ancora una crescita a due cifre. Tra tutti i mercati, la Germania sta vivendo un momento molto particolare, mentre per gli Stati Uniti siamo molto più ottimisti. Negli Usa abbiamo in programma altre aperture di negozi, ma anche le vendite wholesale stanno rivelando un buon andamento. è questo il vero termometro della domanda. Il fatturato a livello retail può essere considerato una risposta a un investimento importante, mentre se un prodotto vende all'ingrosso significa che piace veramente ai consumatori».