La Audemars Piguet punta all'indipendenza della produzione delle componenti dei suoi orologi, interamente assemblate a mano come da tradizione, investendo 40 milioni di euro nel breve periodo. Quello dell'indipendenza della produzione è un obiettivo importante per l'unica casa di segnatempo al mondo, ancora saldamente in mano agli eredi delle famiglie fondatrici: gli Audemars e i Piguet per l'appunto. Il progetto è stato annunciato ieri a Roma, da Georges-Henry Meylan, direttore generale della prestigiosa casa di orologi svizzeri.
''L'investimento, ha precisato Meylan, punta alla realizzazione autonoma di movimenti di precisione, e in seguito di casse e quadranti. Entro il 2003, ha aggiunto Meylan, avremmo un movimento automatico nostro. Ed è anche questo un obiettivo importante, dal momento che già da due o tre anni abbiamo cominciato a diventare indipendenti. Non vogliamo essere legati a nessuna altra azienda per la produzione delle componenti dei nostri orologi''.
Meylan ha infine escluso la quotazione in borsa della griffe. ''E' un modo per autofinanziarsi, ha precisato, ma è lontano dalla filosofia famigliare dell'azienda''. Il programma d'investimenti in retail, prevede l'apertura entro marzo 2003 di un nuovo negozio Audemars Piguet a New York, in Madison Avenue, che si aggiungerà a quelli di Ginevra, Hong Kong, Singapore e Parigi. Il fatturato 2001 della Audemars Piguet è stato di circa 75 milioni di euro, ed ha registrato un aumento del 17% in più rispetto al 2000.