Stephen Fairchild tira le somme dei primi anni di progetto, in joint-venture con Mariella Burani Fashion Group dal 2001, dell'omonima linea che guarda sempre più lontano. ‘’Troviamo in Mariella Burani, spiega il designer, un partner di altissimo profilo che ci fornisce un grande appoggio in termini di infrastrutture. Dalla produzione al business possiamo contare su un know how consolidato’’.
Il retail, tramite agenti e distributori, copre 100 punti vendita nel mondo e vede l'Italia in testa in termini di vendite: ‘’La nostra strategia iniziale, continua Fairchild, era quella di puntare gli sforzi sull'Italia. Oggi, pero, siamo entrati nel mercato americano e per la stagione P/E 2003, gli Stati Uniti rappresentano 25% del nostro fatturato’’.
Sull'onda di questo riscontro sono proprio gli Usa a rappresentare il nuovo approdo di lancio delle collezioni, seguiti da Inghilterra, Francia e Benelux. La crescita trova riscontro nelle previsioni di fatturato che per il 2002 parlano di 1,250 milioni di euro, comprensivo dell'indotto di Moda Trading srl, anch'èssa partecipata del Gruppo Burani, che produce gli accessori.