Quando Domenico De Sole, presidente e amministratore delegato del gruppo Gucci, parla dello stilista Alexander McQueen, sembra un commissario tecnico che ha appena scoperto di avere un campione fra le mani. Il gruppo Gucci ha appena premiato questo stilista in ascesa mettendogli a disposizione un'intera fabbrica a Novara, dove la sua fantasia potrà trasformarsi negli abiti elaborati, che sono il cavallo da battaglia di McQueen.
Cresciuto nel famigerato East End di Londra, McQueen a 16 anni trova lavoro come apprendista tagliatore presso una delle più rinomate sartorie da uomo di Londra, Anderson & Shepherd. Dopo un breve periodo trascorso alla sartoria teatrale Angels & Bermans, a 21 anni McQueen lascia Londra. Approda a Milano, bussa alla porta di Romeo Gigli che lo assume. Un anno dopo Romeo Gigli si trova costretto a ridimensionare la sua azienda e MceQueen torna a Londra. Si presenta alla Central St.Martin School of Art and Design, oggi la più famosa accademia della moda nel mondo, dove cerca un posto di insegnante di taglio.
Lo nota Bobby Hillson, fondatore della scuola e gli domanda di portare i suoi bozzetti. Nel 1992, al termine del corso, viene invitato a presentare i suoi abiti durante la settimana della moda londinese. Sono subito evidenti le due grandi qualità che ancora oggi contraddistinguono il lavoro di Alexander McQueen: la sartorialità di impronta artigianale e la capacità di scioccare il pubblico.