Un business che vale tra i 3 ed i 5 milioni di euro: e' questa la dimensione economica della contraffazione dei marchi per il nostro Paese, un fenomeno che ''pesa'' significativamente sulla nostra economia, determinando perdite valutate nell'ordine dell'8,2% dell'Irpef e per il 21,3% dell'Iva. Un mercato, quello italiano, particolarmente florido, visto che occupa il terzo posto assoluto nella classifica mondiale dei marchi falsi, dopo Corea e Cina.
Sono questi alcuni dei dati emersi nel corso del convegno ''La protezione delle idee: ricerca, imprese, brevetti'', organizzato dal ministero delle Attivita' produttive. Quello dei falsi si conferma un mercato che non conosce crisi, valutato 100 miliardi di dollari, con un fatturato lievitato del 1.300% negli ultimi 10 anni, e con pesanti riflessi sull'occupazione: la perdita di posti di lavoro si calcola infatti in 250 mila unita'. Nel 2001 alle frontiere europee sono state sequestrate merci contraffatte per un valore complessivo di 2 miliardi di Euro: il 39% in piu' rispetto al 2000 ed il 900% in piu' rispetto al 1998.
In Italia nel primo semestre 2002 sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza 3.222.986 accessori per abbigliamento, 957.793 giocattoli, 669.963 marchi di abbigliamento (etichette), 382.143 capi di abbigliamento, 51.253 cappelli, 42.166 apparecchi fotografici, 38.514 orologi, 10.658 occhiali. Nello svolgimento di questa attivita' di contrasto la GdF ha contestato 4.157 delitti, denunciando all'Autorita' giudiziaria 3.994 persone, di cui 89 tratte in arresto. Per quanto riguarda le richieste di deposito marchio da parte delle imprese, nel 2001 risultano pari a 45.173, il 50% in piu' rispetto al 1992, le domande per invenzioni industriali hanno toccato quota 9.478, mentre le domande di brevetto europeo sono state 3.329: il 3% dei depositi complessivi.