Lavorano a ritmi serratissimi Ubaldo Livolsi e il suo team per instradare la dinasty che da tre anni oppone i fratelli Vittorio e Piergiorgio Coin in un divorzio consensuale che soddisfi tutti. Il banchiere d'affari milanese sta mettendo a punto lo schema che dovrebbe consentire a Vittorio, presidente del gruppo Coin e assistito dalla Livolsi & partner, di rilevare le quote che Piergiorgio possiede nella società quotata a Piazza Affari attraverso le finanziarie di famiglia.
La partita è delicata per gli interessi in gioco: il controllo di un grande gruppo di distribuzione da 1,5 miliardi di euro di ricavi e marchi come Coin, Oviesse e la tedesca Kaufhalle. Il riassetto potrebbe passare prima dalla dismissione di un asset industriale per consentire al gruppo Coin di fare cassa. Oggetto di cessione come ramo d'azienda potrebbero essere i grandi magazzini Coin e per valutare la fattibilità dell'operazione sono già stati avviati contatti con grandi fondi internazionali di private equity.
Seconda tappa: perfezionato dall'advisor uno schema di finanziamento, Vittorio e la sua famiglia lancerebbero un'Opa sulla società per raggiungere la maggioranza e quindi procedere al delisting, con l'obiettivo di liquidare Piergiorgio. Ora il nodo maggiore tra i fratelli è la valutazione dell'azienda e dei suoi asset.