Hermès conferma la sua natura difensiva e aumenta i profitti anche nel 2002. La luxury company francese ha chiuso il primo semestre dell'anno in corso con un utile netto consolidato di 96 milioni di euro, mettendo a segno un incremento del 6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A crescere è stato anche l'utile operativo, che allo scorso 30 giugno si è attestato a quota 150,1 milioni di euro aumentando del 5,7%. Il margine netto, che ha raggiunto il 16,4%, è migliorato rispetto alla prima metà del 2001 (15,9%) e del 2000 (12,8%).
Alla fine dei primi sei mesi dell'anno, il fatturato consolidato è cresciuto del 2,5% a 585 milioni di euro, ma sull'andamento della top line hanno pesato le fluttuazioni dei cambi senza le quali la crescita avrebbe raggiunto il 6%. Le vendite sono cresciute in tutti i mercati tranne quelli americani, dove il calo ha raggiunto il 7%. Il management della società quotata alla borsa di Parigi ha dichiarato che i ricavi sono attesi in crescita anche nel secondo semestre grazie al lancio di nuovi prodotti e al successo delle nuove boutique.
La rete dei negozi monomarca verrà ulteriormente espansa con le aperture programmate in Corea (Hyundai) e in Europa (Aix-en-provence, Norimberga e Napoli). Il gruppo continuerà a investire sull'incremento della capacità produttiva, in modo particolare per quanto riguarda gli accessori in pelle, con la costruzione di un nuovo stabilimento e la ristrutturazione di un altro già esistente.